In bici sulla Treviso-Ostiglia. Una pista ciclabile la dove sorgeva una linea ferroviaria

Il Veneto negli ultimi anni ha visto un forte sviluppo della rete ciclopedonale regionale e questo ha permesso un rapido sviluppo del ciclo-turismo e, in generale, ha creato nuovi itinerari turistici, per tutti.
Il caso della Treviso Ostiglia è, a suo modo, emblematico. Si tratta di una pista ciclabile, alla quale si può accedere a pochi chilometri dal nostro agriturismo, ricavata sul tracciato di una vecchia linea ferroviaria in disuso. Questa tratta, costruita a più riprese all’inizio del secolo scorso, fu bombardata più volte nel corso della seconda guerra mondiale (era infatti una linea strategica per l’esercito tedesco) e, alla fine del conflitto, fu definitivamente abbandonata.

Da questi 118km di linea ferroviaria, le province di Padova e Treviso hanno ricavato una moderna pista ciclabile, per molti tratti asfaltata, di 50km che va da Ostiglia (in provincia di Padova) fino a Treviso.

Lungo il percorso si possono ancora riconoscere i vecchi passaggi a livello e molte delle stazioni sono ancora presenti, in alcune sono stati ricavati anche locali commerciali.

Larghi tratti della ciclabile scivolano all’interno di un bosco silenzioso. E’ il caso dei km che da Loreggia vanno verso Piazzola su Brenta. A breve verrà inaugurato anche un nuovo ponte sul Brenta che “sorvolerà” la trave rimasta del vecchio ponte ferroviario e renderà ancora più affascinante questo tratto di pista ciclabile, di per se già molto intrigante dal punto di vista paesaggistico.

Tanti i piccoli centri che si possono visitare pedalando per qualche ora su questa ciclabile. Partendo dal nostro agriturismo, in circa 3,5 ore (ai 15km/h) si può arrivare fino a Treviso, passando per Camposanpiero (nei pressi dei santuari antoniani), per Badoere (famosa per la sua rotonda, una barchessa in stile veneto del 600) e giungendo nella “capitale” della Marca, quella Treviso attraversata dal Sile e che per molti aspetti può essere considerata una piccola Venezia.

Un motivo in più per concedersi una meritata vacanza nel nostro agriturismo, che ne dite?